
Il mio papà, Giovanni, non c’è più. Non potendo fare due chiacchiere con lui a voce… le faccio in padella!
Ogni anno, a Carnevale, lo ricordo così 💖💖💖 preparando la ricetta che mi ha insegnato.
Ricetta
2 tuorli d’uovo
3 uova intere
2 cucchiaini di zucchero
2 cucchiaini di rhum
2 cucchiaini d’olio
la scorza grattugiata di un limone non trattato
un pizzico di sale
250 grammi di farina
(Se l’impasto risultasse molle, aggiungere farina; se risultasse duro aggiungere acqua).
Procedimento
Direttamente sul tavolo o in un contenitore ampio, setacciate la farina e aggiungete uno alla volta tutti gli altri ingredienti.
Impastate energicamente fino a che la pasta non si appiccica alle dita e risulta morbida e liscia.
Lasciate riposare per circa un oretta.
Trascorsa un’ora riprendete l’impasto e stendetelo con il mattarello o con la macchina per la pasta. Ritagliate dei rettangoli lunghi circa 10/12cm e poi fate un taglio più corto all’interno (al centro).
A quel punto prendete la chiacchiera dal lato corto e infilate quest’ultimo dentro al taglio interno e centrale (in modo da fare una specie di nodo). Ricordo papà che le faceva così!
Procedete ora con la frittura.
Papà le friggeva esclusivamente con lo strutto (ma si può friggere chiaramente anche con olio).
Una volta fritte sistematele su fogli di carta assorbente in modo che scolino dall’olio in eccesso. Fate strati su strati su un vassoio da portata e ad ogni strato spolverate con lo zucchero a velo.
Questa è la versione di papà. Volendo si possono cuocere anche in forno, ma personalmente non le ho provate perché secondo me la chiacchiera DOC è fritta!
